Poesia & Poeti
Diego Garoglio
Letterato italiano (Montafia, Asti 1866) - Firenze 1933). Fu tra i fondatori, prima di Vita nuova, poi (dal 1896) del Marzocco, nel quale si occupò di critica letteraria e sulle cui pagine egli svolse una notevole opera di divulgazione e chiarificazione culturale. Compose prose d'arte e, a partire dal 1888, poesie di dignitosa fattura e di nobile ispirazione raccolte in gran parte nel volume Liriche (1913) che in alcune sezioni si apre a una vivace problematica sociale.
http://www.treccani.it/enciclopedia/diego-garoglio/
Letterato italiano (Montafia, Asti 1866) - Firenze 1933). Fu tra i fondatori, prima di Vita nuova, poi (dal 1896) del Marzocco, nel quale si occupò di critica letteraria e sulle cui pagine egli svolse una notevole opera di divulgazione e chiarificazione culturale. Compose prose d'arte e, a partire dal 1888, poesie di dignitosa fattura e di nobile ispirazione raccolte in gran parte nel volume Liriche (1913) che in alcune sezioni si apre a una vivace problematica sociale.
http://www.treccani.it/enciclopedia/diego-garoglio/
OPERE
Poesie (1888-1892), Torino 1892;
Due anime: nuove poesie (1893-1895), Firenze 1898;
Poema lirico (1893-1897), Livorno 1901,
Vigilia di nozze, Firenze 1902;
Versi d'amore e prose di romanzi, Livorno 1903);
La passeggiata del vecchio giudice, Domodossola 1903;
Canti sociali, Firenze 1904;
Sovra il bel fiume d'Arno. Liriche (1896-1912), Bologna 1913,
Umanità. Canti sociali (1892-1922) Firenze 1922,
Canti di Pietramala (1919-1930), Firenze 1930;
La villa, il parco, il podere (1924-1929), Firenze 1930;
Canti delle Dolomiti (1925-1930), Bolzano 1930;
Fior di vita: poesie e prose per le scuole popolari, professionali e medie inferiori (Firenze 1909) e Il paradiso delle rondini: fiabe (ibid. 1923) sono, invece, dedicate alla letteratura per l'infanzia, mentre Sorrisi. L'incontro alle soglie; Sinfonia d'amore in tre tempi e La chimera. I due templi, sono opuscoli nuziali stampati a Firenze nel 1933;
E’ ricordato anche come curatore di una preziosa edizione della Vita di B. Cellini (Firenze 1924).
Postumo, a cura del Comune di Casale, uscì nel 1936 il volume Il vecchio nido. Canti del Monferrato.
Poesie (1888-1892), Torino 1892;
Due anime: nuove poesie (1893-1895), Firenze 1898;
Poema lirico (1893-1897), Livorno 1901,
Vigilia di nozze, Firenze 1902;
Versi d'amore e prose di romanzi, Livorno 1903);
La passeggiata del vecchio giudice, Domodossola 1903;
Canti sociali, Firenze 1904;
Sovra il bel fiume d'Arno. Liriche (1896-1912), Bologna 1913,
Umanità. Canti sociali (1892-1922) Firenze 1922,
Canti di Pietramala (1919-1930), Firenze 1930;
La villa, il parco, il podere (1924-1929), Firenze 1930;
Canti delle Dolomiti (1925-1930), Bolzano 1930;
Fior di vita: poesie e prose per le scuole popolari, professionali e medie inferiori (Firenze 1909) e Il paradiso delle rondini: fiabe (ibid. 1923) sono, invece, dedicate alla letteratura per l'infanzia, mentre Sorrisi. L'incontro alle soglie; Sinfonia d'amore in tre tempi e La chimera. I due templi, sono opuscoli nuziali stampati a Firenze nel 1933;
E’ ricordato anche come curatore di una preziosa edizione della Vita di B. Cellini (Firenze 1924).
Postumo, a cura del Comune di Casale, uscì nel 1936 il volume Il vecchio nido. Canti del Monferrato.
I BALZI
Chi ti solcò di rughe sì profonde, o valdarnese terra? Qual fantastica guerra sollevò i balzi in formidabili onde? Chi le fermò, quand'eran sollevate minacciose nell'aria, in calma statuaria di spume bianche o verdi coronate? E il vento par che sfidi i balzi indarno, pigliandoli d'assalto: par che invano dall'alto scendan torrenti, reschi e borri all'Arno. O vana come tutte le speranze che fioriscono in cuore! Tutto che vive muore, e i balzi un dì saranno ricordanze. In mille solchi e fili si scoscende ahi ! la ferrigna roccia, e muore ad ogni goccia qualchecosa di lei che il mar si prende. E così il tempo, o cuor, nel trapassare, ti prende, ogni minuto, qualcosa che ài perduto -irresistibilmente - e porta al mare. (da “Sovra il bel fiume d’Arno. Liriche di Diego Garoglio 1896-1912”, N. Zanichelli Editore, Bologna 1913) |
RISALENDO LA FAELLA
Rivo, tu scendi a valle, rivo, tu cerchi mormorando il fiume - l'Arno regale - immemore del fonte; ed io, fuggendo dalle civiche lotte e brume, risalgo al poggio, al monte: rivo, tu aneli sospirando al mare; io voglio su nell'aria naufragare. Da Figline. (da “Sovra il bel fiume d’Arno. Liriche di Diego Garoglio 1896-1912”, N. Zanichelli Editore, Bologna 1913) |