Paesaggi
I terrazzamenti della Setteponti
Sembra di avvertire una nostalgia di tempi lontani, percorrendo la strada dei Setteponti. La primitiva via non ha perduto il suo fascino: l’incantesimo nasce dai panorami, dai casolari, dalle chiesette, dalle pievi, dalle coltivazioni.
Alcuni campi sono ancora coltivati e gli oliveti corrono veloci, in un fremito argentato. Qui l’azione dell’uomo è evidente, riscontrabile nell’esecuzione di coltivazioni a ciglioni, i così detti “terrazzamenti”. Una soluzione adottata per rendere coltivabili territori particolarmente inclinati. La coltivazione a terrazza è ricavata con scavi in piano, orizzontali alla parte dei rilievi e sostenuti con muretti di pietra, costruiti a secco. Antiche opere, quindi, che arricchiscono il paesaggio con l’attrazione tipica dei capolavori d’ingegneria, perfettamente amalgamati nell’ambiente e che, inevitabilmente, rimandano agli esempi di edilizia etrusca. Sfortunatamente, come molte altre tecniche, nei tempi moderni si è perduta l’arte di costruzione dei muri a secco. L’abbandono dei terreni agricoli ha poi contribuito in modo perentorio al degrado di queste strutture. (RC) |