Poesia & Poeti
LO SCORRERE DEL TEMPO
Mario Vittori Il tempo pare non passare alla vecchietta. Sorpresi gli anni al suo andare come contenta, con essi l'andare per altro poco finché vorrà cenno estremo. Mai al dolore ribelle. Ode al cielo sempre va. "Bello il cielo" le dice il cuore. "Caro del cielo quello che resta in me". Stanca, passo incerto, al bastone si appoggia. Pronto il bastone al suo posare, guardandola. Fredda sua mano, tremante sul viso proteso del cagnetto. In sogno, col giorno, sempre, offre se stesso. Fusa più bella: zampe del gattino, sulle ginocchia, pigiare sue vesti come"detto" d'impastare pane. Ora col Rosario come da viva, tra le dita non più vive, verso il riposo. Dal cielo, ricorderà alba e tramonti, in quelli rivedrà il cagnetto caro suo amico, il bastone avanti indicare il passo, sulle ginocchia il gattino come un figlio vero. Col pianto rivedrà la sua casetta: ore più belle dopo Dio. |
MARIO VITTORI
Mario Vittori nacque a Faella (Arezzo) nel 1910. Diplomato ebanista svolse questa attività per tutta la sua vita. In “Pitture poetiche”, del 1985, raccolse le sue opere. Ha composto le commedie teatrali, in tre atti: “Vita di famiglia”, “Il Cardinale” e “Uccidimi”, oltre a varie novelle per bambini. |